Presentazione

 

Curiosità, cura.

di Massimo Gubinelli – Coordinatore Newsletter

 

Un nuovo numero della Newsletter, che completa il 2017, con tanti nuovi capitoli interessanti della vita dell’Irpir raccontata con questo Irpirino.

Nel progettarlo il numero ci premeva mettere in risalto le diverse attività culturali realizzate nel corso del 2017, in modo da evidenziare le energie profuse e i risultati ottenuti dai colleghi. Al contempo offrire una prospettiva per aprire il racconto alle attività pianificate per questo nuovo anno, 2018. Da qui sono scaturiti i resoconti riportati nella pagina “Il bilancio di un anno raccontato dai protagonisti”, e le attività in programma nel 2018, che riportiamo nella pagina “Un anno di nuove iniziative (…)”.

In questi resoconti, che spaziano dal “Ri-incontriamoci” realizzato nelle 3 sedi Ifrep al Progetto del “Requiem per le genti del Mediterraneo” portato avanti dall’Arpi di Palermo, si può evidenziare l’impegno, la competenza e la creatività dei colleghi. Personalmente, resto sorpreso a cogliere queste dimensioni, ammirato! Tanta è la qualità che siamo in grado di esprimere e veicolare, ognuno di noi, irpirino, dalla “fucina” personale e di gruppo. Si, perché queste sono storie di gruppi di lavoro con la loro cultura specifica e comune al contempo.

Altro tema trattato con lo specifico obiettivo di valorizzare la ricchezza delle cose che facciamo è l’articolo sui Centri Clinici. E’ un tema che si articolerà a puntate. In questo numero partiamo dall’esperienza dei Ce.P.I.-IFREP, con un articolo scritto a più mani dai responsabili dei 3 centri, Roma, Cagliari e Venezia, e focalizzato sul duplice aspetto di essere Servizio territoriale e “palestra-strumento” di professionalizzazione per i trainees del 3° e 4° anno della Scuola di Specializzazione. In collegamento a questo articolo, riportiamo le esperienze di alcuni allievi dell’appena concluso 1° anno che hanno preso parte agli Open Day e agli Open Class frequentati per la scelta della Scuola. Sono 3 contributi presenti nella pagina “Parola di trainee” che meritano la lettura per la verve e la freschezza che esprimono.

Nelle prossime uscite riporteremo le esperienze dei Centri clinici della SAPA di Latina e dell’ARPI di Palermo.

A seguire non poteva mancare l’aggiornamento con il Progetto TAlking, rispetto al quale viviamo la parte finale, quella applicativa e della produzione dei materiali. In queste ore, Susanna Bianchini e Carla de Nitto, le docenti incaricate per la settimana di insegnamento alla classe internazionale, sono in partenza per Rethymno sull’Isola di Creta (Grecia). Come già detto in precedenza si tratta di un progetto che ci sta permettendo, come Ifrep, di diffondere l’Analisi Transazionale Socio-cognitiva nella realtà degli insegnanti con classi di migranti.

Le pagine dello Psicolibrando, ci introducono nel primo passaggio ad una lettura/aggiornamento con 3 splendidi testi capaci di apportare, come suggerito dal titolo, “Riflessioni teoriche e declinazioni operative”. Nel secondo, alla presentazione di un’importante novità editoriale che ci coinvolge come Istituto nella traduzione e adattamento in lingua italiana di un testo straordinario e attuale. In esso viene proposta una disamina e un confronto tra l’Analisi Transazionale Socio-cognitiva e il cervello emotivo.

Particolare menzione va, nell’Angolo del terapeuta, a due scritti che parlano entrambi al cuore, anche se per ragioni di natura diversa. Il primo – Dritto al cuore! – è la voce della lotta, dell’alleanza e della speranza che Sabrina, una collega di Cagliari, sta portando avanti da un anno. Il secondo, uno scritto molto intenso sul ruolo dello psicologo – La Curandera – che si pone a metà strada tra il racconto e la poesia. Grazie!

Completano il quadro di questo numero ‘ricco’, la rubrica sulle ‘ultime novità provenienti dall’EATA e l’Agenda del 2018, sempre molto gettonata dai colleghi che ci leggono.

Mi sembra che una delle note unificanti dei diversi articoli, possa essere considerata, anche in questo numero, la passione per la curiosità. Curiosità intesa con una declinazione specifica, come scrive Ravasi in una sua recente voce del breviario del Domenicale de Il Sole24Ore, citando Einstein, una ‘curiosità non intesa nel senso dell’indiscrezione e invadenza del ficcanaso, ma del gusto instancabile per la ricerca, del desiderio di sapere, dell’interesse per ogni dimensione, grande e piccola, dell’essere e dell’esistere. È la ‘curiositas’ latina che ha alla base “il prendersi cura” della realtà per penetrarla e conoscerla”. Mi sovviene il tema del Convegno IFREP del 2017, “La cura e la Responsabilità”, che mi permette di chiudere il cerchio (tutto torna) e di salutarvi.

Alla prossima

Massimo