Editoriale

Cosa c’è la fuori?

di Susanna Bianchini – Presidente Irpir

 

Questo numero dell’irpirino è all’insegna di un’apertura all’esterno della nostra realtà associativa e dell’esplorazione di nuovi territori.

Desidero così richiamare la vostra attenzione su tre realtà che in modo particolare parlano di questo movimento.

La prima è rappresentata dalla scelta di riservare uno spazio specifico, formalizzato, alle due associazioni che, con l’IFREP, afferiscono all’IRPIR: l’Associazione culturale “Studi e attività di Psicologia Applicata (SAPA)” di Latina e “l’Associazione di Ricerca in Psicoterapia Interpersonale (ARPI)” di Palermo. Già sapete che le due Associazioni hanno dato il via, rispettivamente nel 2008 e nel 2009, ad una scuola di formazione in psicoterapia. La novità è rappresentata dalla scelta di riservare ad ambedue uno spazio formale nella nostra newsletter in modo che diventi patrimonio comune il lievito che fermenta non solo nella realtà istituzionale più che decennale dell’IFREP ma anche quello delle due realtà più giovani . Il lavoro di rete che l’IFREP, la SAPA e la SSPIG rendono condivisibile attraverso la newsletter non potrà che essere volano per la vita associativa di tutti noi.

La seconda realtà è data dai convegni realizzati dall’IFREP in ciascuna delle tre sedi in cui opera: Roma, Mestre e Cagliari. Sulla scia del “Ri-incontraomoci” dei convegni dell’anno precedente, potrei dire che i convegni del 2017 sono stati caratterizzati dallo slogan “Ri-incontraomoci e Apriamoci”.

Infatti quest’anno, per la prima volta, abbiamo scelto di fare di questi momenti di incontro un’occasione di formazione coinvolgendo anche ad inviti esterni quali, il Prof. Benedetto Farina per la sede di Roma, la Prof. Grazia Attili e Marina Miscioscia per la sede di Mestre e il Prof. Mancuso per la sede di Selargius.

E’ degno di nota anche l’esito conseguente all’aver invitato, anche qui per la prima volta, sia gli allievi in corso che i colleghi specializzati a presentare relazioni o workshop: è emerso così un “caleidoscopio” di ricchezze professionali di alto livello che meritano di essere valorizzate e condivise. Un numero della nostra rivista Psicologia Psicoterapia e Salute” sarà dedicato proprio a raccogliere tutti questi contributi in modo che possano diventare patrimonio comune.

Infine un’attenzione alla realtà del progetto TALking che esprime in assoluto il movimento all’esterno più significativo; dell’aggiornamento sullo “stato dell’arte” ad esso relativo leggerete più avanti. Qui mi preme mettere in luce il valore culturale della partecipazione dell’IFREP a questo progetto, confermato anche dall’ultima esperienza in Grecia. La nostra partecipazione è stata caratterizzata dalla scelta di divulgare un sapere accumulato in anni di esperienza nel campo clinico e nella formazione di psicoterapeuti, a partire dal modello dell’Analisi Transazionale Socio-cognitivo, a coloro che sono impegnati nella formazione di immigrati. In un’epoca di grandi trasformazioni culturali costituisce una risorsa disporre di un modello, capace di promuovere processi di convivenza umana, non solo per gli “addetti ai lavori” ma anche per coloro che siano impegnati con l’emergenza immigrazione. Diventa un esplicito modo di aver cura del mondo che si lascerà alle generazioni future, un mondo fatto di ponti più che di barriere.

E questo momento di apertura e di esplorazione, caratterizzato come vediamo da nuovi fermenti e dall’apertura di nuove prospettive, costituisce un testimone che idealmente passa di mano; l’incarico di Direttore dell’IFREP infatti viene assunto da Carla De Nitto, nello spirito di dare continuità alla guida dell’Istituto valorizzando un necessario avvicendamento. In questi ultimi otto anni, il mio impegno è stato quello di consolidare e far crescere la bella realtà associativa dell’IFREP, con uno spirito di sempre maggiore condivisione, per mantenere e rinnovare l’ eredità di Pio Scilligo; sono così maturati i tempi per dare continuità alla nostra attività garantendo il rinnovamento dei ruoli direttivi.

Susi