Per la sede di Mestre (VE) il convegno si è tenuto a Marghera il 28 ottobre e la focalizzazione è stata “Sviluppo dell’Attaccamento nell’arco della Vita:prospettive e interventi nell’ottica dell’Analisi Transazionale Socio-cognitiva (ATSC)”. Per ciascuna sede, inoltre, sono stati invitati relatori esterni diversi: a Mestre siamo stati onorati di ascoltare al mattino, la Lectio Magistralis della Prof.ssa Grazia Attili, Ordinario di Psicologia Sociale presso l’Università di Roma ” Sapienza”, su “I disturbi come strategie di attaccamento dal bambino all’adulto ” e nel pomeriggio, dalla Prof.ssa Marina Miscioscia, che collabora nel corso di Laurea magistrale di Psicologia Clinica dello Sviluppo, dell’Università di Padova, nell’insegnamento “Metodi di Valutazione dell’Interazione Familiare”, sul tema “Contesti di sviluppo, fattori di rischio evolutivo e metodologie dell’intervento clinico”.

I nostri primi 30 anni nel Nord-Est… è stato bello!

Per la sede di Mestre, il Convegno è stato anche il modo per poter festeggiare i 30 anni della presenza dell’Ifrep sul territorio del Nord-Est, ghiotta occasione per aprire a tutti i contributi provenienti dai nostri colleghi specializzati e non, che hanno voluto condividere le loro esperienze professionali sul territorio, le loro idee creative e ricche di stimoli, per poter far partire progetti nuovi là dove l’ATSC può ancora molto insegnare e curare. La giornata è stata aperta dai saluti del Direttore dell’Ifrep Susanna Bianchini che con calore e commozione ha ricordato anche l’anniversario trentennale nella sede di Mestre , seguita dal saluto del nostro collega Oscar Miotti che ci rappresenta all’Ordine del Veneto come Vice Presidente.

E’ stato molto bello, fin dal mattino, vedere allievi in versione segretari al banco iscrizioni-registrazioni, incrociarsi con altri allievi emozionati alle prese con gli ultimi ripassi prima della loro presentazione o workshop al Convegno o vederli piantonati davanti ad un Poster in attesa di illustrare le loro iniziative. La loro energia e la loro voglia di contribuire alla buona riuscita dell’incontro, è stata preziosa per poter avvertire che molti semi stanno viaggiando, in attesa di attecchire in territori fertili per portare avanti l’eredità dell’Ifrep.

E’ stato bello ascoltare ancora una volta colleghi di “ vecchia data”, mescolati nei loro interventi a colleghi di “nuova generazione”, emozionarsi nelle loro esposizioni, nel trepido desiderio di trasmettere una passione che non muore mai per il sapere, per la ricerca e per il valore della cura dell’altro, con la responsabilità personale e professionale di far parte di una comunità che ha bisogno di legami per creare attaccamenti e appartenere.

E’ stato bello applaudire con forza i nuovi colleghi neo diplomati, che ci hanno mostrato il loro DNA di studiosi, di persone che hanno voglia di crescere sempre e sperimentarsi con lo spirito di chi ha ereditato tutto il piacere di fare questo lavoro, essere un terapeuta, con forme e stili diversi, ma con lo stesso senso di gratitudine per quanto imparato e per quanto ancora c’è da apprendere.

E’ stato bello trovarci tutti attorno ad un mega-rinfresco per brindare, sederci accanto con una patatina in mano e un bicchiere nell’altra, con la voglia di ri-incontrare volti, avere notizie da chi negli anni passati è stato collega-compagno, condividere intimità, come in un grande Natale in famiglia, con tanto di foto e visita a sorpresa del nostro amico e collega Don Giorgio Tonolo, colui che trent’anni fa, ha ospitato a Pordenone la prima sede dell’Ifrep.

“Piatto ricco!”

Gli interventi in locandina sono stati così tanti che il programma prevedeva anche delle sessioni parallele. Accanto ai docenti della sede (Raffaele Mastromarino, Raffaela Barbon, Cinzia Andreini, Silvia Patrussi, Nadia Fratter, Stefano Iapichino, Iris Anfuso e Monica Guarise) che hanno presentato un loro contributo nella forma di relazione o workshop, sono sfilati emozionati, ma preparatissimi, molti nostri ex-allievi, che hanno portato nel loro lavoro interessi diversi (dalla scuola, all’ambito sanitario, a quello della formazione, integrandolo con l’uso dell’ATSC che è stata la lente comune ai diversi interventi) quali: Adriana Naldi, Andrea Michieletto, Oscar Durante, Samuela Rubinato, Veronica Dal Maro, Emanuela Piovesan, e Marcello Longo e Chiara Pasqualini con i loro Poster. Abbiamo anche avuto il contributo di un allievo ancora in corsa, del 2°anno, Pavan Giancarlo… come dire: che le energie non mancano e largo ai giovani!!! Oltre alla tifosoria che si respirava nel programma serrato, abbiamo potuto sentire negli interventi, idee nuove di applicazione dell’Atsc, una creatività che ci piace raccontare e che speriamo possa venir raccolta negli Atti del Convegno in modo che tutti, nelle diverse sedi, si possa godere di una condivisione di saperi, là dove non si è potuto presenziare direttamente all’evento.

Il desiderio e la speranza

Lo sviluppo dell’attaccamento nell’arco della vita può essere benigno se molta cura viene prestata alle radici… I contributi tutti e le presenze amiche, hanno portato a questa giornata un soffio di speranza, ovvero che l’Ifrep possa continuare a passare di mano in mano, di testimone in testimone, l’eticità e la scientificità con cui in questi anni ha formato tantissime persone… buoni attaccamenti per un futuro che faccia bene!

Monica Guarise – Ifrep Mestre