Psicologia Psicoterapia e Benessere – Nuovo numero

Editoriale

Susanna Bianchini[1], Carla de Nitto[2]

 

La rivista cambia titolo e veste tipografica!

Come mai?

La ricostruzione di alcune tappe della sua storia è utile per comprendere questo cambiamento e il senso che lo accompagna.

È nata nel 1987, con il nome Polarità, pubblicata dall’Istituto di Formazione per Educatori e Psicoterapeuti (IFREP) e dall’Istituto di Ricerca sui Processi Intrapsichici e Relazionali (IRPIR), ambedue fondati da Pio Scilligo. Nel 1995, in seguito ad un cambiamento della veste giuridica dell’IFREP che da s.r.l. divenne Associazione culturale (IFREP-93), la rivista ha cambiato nome in Psicologia, Psicoterapia e Salute; anche in questa nuova veste editoriale essa ha mantenuto l’impronta iniziale di “organo informativo delle associazioni IFREP-93 e IRPIR”.

Oggi diventiamo Psicologia, psicoterapia e benessere ed il senso di questo nuovo cambiamento lo possiamo trovare proprio nel tratteggiare il legame esistente tra queste due associazioni.

Esse si differenziano in quanto l’associazione IFREP-93, nata nel 1993, ha come obiettivo prioritario la formazione di educatori e psicoterapeuti, ed è riconosciuta dal MIUR come ente gestore della Scuola per la formazione in psicoterapia, la Scuola Superiore in Psicologia Clinica (SSPC-IFREP), mentre l’IRPIR, nata nel 1981, è un’Associazione culturale che mantiene rapporti con altre Associazioni italiane ed internazionali di Analisi Transazionale e non solo: grazie all’accordo stipulato nel 1995 tra l’IRPIR e l’European Association of Transactional Analysis (EATA), il titolo di psicoterapeuta rilasciato dalla SSPC-IFREP è riconosciuto valido anche come titolo di Analista Transazionale in campo clinico.

Quanto finora ripercorso è stato possibile in seguito al fermento che ha animato la vita delle due associazioni, grazie a quella fucina inesauribile di idee nel campo della ricerca, della teoria, della metodologia dell’apprendimento nata ad opera di Pio Scilligo e di un gruppo di suoi collaboratori. E sempre Scilligo diede un contributo significativo all’avvio, nel 1993, della Scuola Superiore di Specializzazione in Psicologia Clinica della Università Pontificia Salesiana.

A cavallo tra gli anni ’90 ed il 2000 la SSPC-IFREP, dati i vincoli del MIUR, non era in grado di soddisfare la crescente richiesta di formazione in psicoterapia secondo il proprio modello. Dal suo gruppo docente nacquero così nel 2008 due nuove Scuole sul territorio nazionale: la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transazionale dell’Associazione Studi e Attività di Psicologia Applicata (SSPT-SAPA) di Latina e la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale e di Gruppo dell’Associazione di Ricerca in Psicoterapia Interpersonale (SSPIG-ARPI) di Palermo.

A distanza di un anno, nel 2009, morì Pio Scilligo, proprio a ridosso del periodo in cui si era appena avviato il fenomeno della “gemmazione” di nuove realtà formative.

Le quattro scuole di specializzazione in psicoterapia, la SSPC-IFREP, la SSSPC-UPS, la SSPT-SAPA e la SSPIG-ARPI condividevano un nucleo portante originario che caratterizzava la formazione degli psicoterapeuti rappresentato da una visione antropologica dell’uomo di taglio umanistico-personalistico, dal modello teorico dell’Analisi Transazionale socio-cognitiva (ATSC) e da un modello di apprendimento di tipo teorico-esperienziale (Scilligo, 1992; Franta, Scilligo, Arto, Fizzotti, 1991). Esse, pur facendo riferimento ad enti gestori diversi, hanno mantenuto lo scambio ed il confronto rispetto alla ricerca teorico-applicativa all’interno del Laboratorio di Ricerca sul Sé e sull’Identità (La.R.S.I.), laboratorio nato nel 2006 in seno all’IRPIR. Gli esiti delle ricerche finalizzate a sostenere lo sviluppo dell’ATSC venivano pubblicati nella rivista Psicologia Psicoterapia e Salute che, formalmente, continuava ad essere l’organo ufficiale di informazione dell’IFREP- IRPIR.

Così nel tempo l’IRPIR è diventata associazione di riferimento non solo della SSPC-IFREP ma anche della SSPT-SAPA e della SSPIG-ARPI (per una evoluzione dettagliata di quest’ultima associazione vedi il Foglio Informazioni dell’IRPIR del 2022) e anche della SSSPC-UPS, pur essendo la Scuola espressione diretta dell’Università Pontificia Salesiana.

Agganciare la rivista all’IRPIR ci è sembrato, quindi, rispecchiare il dinamismo che negli anni si è verificato e che sia espressione, anche da un punto di vista formale, della sinergia che ha caratterizzato nel tempo il lavoro delle quattro scuole; è così diventata la soluzione che ha permesso di codificare l’esito del processo di differenziazione fin qui tratteggiato: da un tronco iniziale, l’IRPIR, ad una varietà di rami rappresentata dalle scuole precedentemente citate.

Questo passaggio ci ha così portato al nuovo nome della rivista: Psicologia, Psicoterapia e Benessere, che tuttavia si colloca in soluzione di continuità con il precedente, e ad una rinnovata linea editoriale; questa sarà di seguito presentata da Marialuisa De Luca, Direttore Responsabile, la cui responsabilità è condivisa con gli attuali direttori delle Scuole: Carla de Nitto, della SSPC-IFREP, Raffaele Mastromarino, della SSSPC-UPS e Susanna Bianchini, della SSPT-SAPA e Presidente dell’IRPIR.

 

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Bibliografia

 

Franta H., Scilligo P., Arto A., Fizzotti, E. (1991). Una proposta di formazione per psicoterapeuti. Polarità. Vol. 5, No. 3, 399 – 417.

Scilligo, P. ( 1992). Lo psicologo clinico e la sua formazione nelle scuole di psicologia clinica. Polarità, Vol. 6, No. 2, 235 – 241.

[1] Presidente Associazione “IRPIR”

[2] Presidente Associazione “ IFREP-93 fondata da Pio Scilligo”