Roma, 2 dicembre 2017

TAlking al Convegno IFREP di Roma

Lo scorso 2 dicembre a Roma, in occasione del Convegno IFREP dal titolo “La cura e la Responsabilità”, abbiamo presentato per la prima volta il Progetto TAlking con un Workshop. La finalità era quella di far sperimentare ai partecipanti alcuni assaggi dei contenuti formativi innovativi, realizzati negli ultimi mesi dai colleghi IFREP impegnati sul progetto, per l’aggiornamento degli insegnanti di migranti. Tale lavoro avrà il suo compimento nel prossimo mese di febbraio. Al workshop hanno partecipato colleghi interessati a sperimentare la metodologia ATSC e colleghi che lavorano nell’ambito della migrazione.

Dopo un’introduzione al progetto fatta da Silvia Tauriello, dove è stato condiviso lo stato dell’arte e la fase di lavoro in cui ci troviamo, Cristina Caizzi ha dato uno stimolo esperienziale per aiutare i partecipanti ad immedesimarsi in un migrante che si trova immerso in un mondo in cui non riconosce lingua, suoni, odori, gesti.

Al termine di questa fase il gruppo si è diviso in 4 sottogruppi:

uno tenuto da Laura Bastianelli e Silvia Tauriello in cui le persone hanno riflettuto sugli automatismi dello Stato dell’Io Bambino, su come il viaggio migratorio (e le situazioni pregresse) sono da considerarsi traumatiche e di come tenerne conto in un percorso formativo;

un secondo gestito da Massimo Gubinelli sulle competenze da potenziare nel migrante con lo Stato dell’Io Adulto;

un terzo da Susanna Bianchini e Carla de Nitto incentrato sulle funzioni del Genitore, Stato dell’Io da potenziare in un percorso di integrazione multiculturale;

Infine un quarto animato da Claudia D’Aversa e Mariella Rizzi e incentrato sull’acquisizione di competenze nella Gestione dei conflitti.

Ogni sottogruppo è stato sollecitato con esercizi, situazioni concrete, stimoli sensoriali realizzando interesse e partecipazione.

Prossimo appuntamento Rethymno (GR), a febbraio, con la settimana formativa tenuta da Susanna Bianchini e Carla de Nitto ai partner del progetto.

A presto, Silvia