Editoriale

Tra passato e futuro

di Susanna Bianchini Presidente IRPIR

 

2° numero della Newsletter, e due novità dietro l’angolo; la prima riguarda la modifica dell’intestazione della Newsletter e l’altra riguarda il nostro appuntamento “Ri-incontriamoci”.

Come potete vedere l’intestazione non è Newsletter-ifrep ma Newsletter-irpir. Un frammento di storia ci aiuta a cogliere il senso di questa modifica. Come alcuni di voi si ricorderanno, l’idea di realizzare l’irpirino, il notiziario associativo ifrep-irpir, fu uno degli ultimi progetti di Pio. L’obiettivo era quello di rinsaldare il senso di appartenenza e mantenere viva la nostra cultura tra coloro che si erano formati presso le tre sedi dell’Ifrep, quella di Roma, di Mestre e di Cagliari. Di fatto però, a ridosso della sua morte, ebbero il riconoscimento per la formazione in psicoterapia altre due scuole, la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transazionale dell’Associazione “Studi e Attività in Psicologia Applicata” (SAPA) di Latina e la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale e di Gruppo dell’Associazione di Ricerca in Psicoterapia Interpersonale (ARPI) di Palermo.

Le due scuole collaborano attivamente con la SSPC-IFREP condividendo la stessa visione antropologica, gli stessi metodi di insegnamento, parte del loro corpo docente, la realizzazione della rivista Psicologia, psicoterapia e salute e l’attività di ricerca del Laboratorio di Ricerca sul Sé e sull’Identità (La.R.S.I.). Questa collaborazione ben si coniuga con focalizzazioni specifiche che ciascuna scuola si è data: una stessa matrice con differenti identità. E’ quindi comprensibile come oggi, il sottotitolo notiziario associativo ifrep-irpir non rispecchi l’evoluzione che c’è stata e abbiamo bisogno di una newsletter che, anche nell’intestazione, esprima la ricchezza delle varie realtà che afferiscono all’Irpir. Ecco quindi che il nome della newsletter è cambiato da Newsletter ifrep-irpir in Newsletter irpir.

Il secondo cambiamento riguarda l’appuntamento legato al “Ri-incontriamoci”.

Come potete prendere visione nella pagina del Convegno, quest’anno, intendiamo aprire la partecipazione non solo ai soci irpir e proponiamo come tema di riflessione la Cura e la Responsabilità.

Cura e Responsabilità sono due costrutti strettamente connessi tra loro; essi ci obbligano a porci quesiti, a lasciarci sfidare da interrogativi che intersecano piani diversi di conoscenza, da quella filosofica, a quella psichiatrica, a quella del sapere psicoterapeutico fino a quella giuridica. Prendiamo solo ad esempio un quesito: perché alcuni vengono considerati responsabili del reato commesso con la relativa pena che ne deriva ed altri vengono considerai bisognosi di cure? Dove si colloca il modello dell’Analisi Transazionale socio-cognitiva, con il suo modo di concettualizzare lo stato dell’Io Bambino, Adulto e Genitore difronte a questo ad altri problemi?

Attraverso declinazioni diverse del tema proposto per ciascuna sede e facendo riferimento sia al contributo di docenti esterni invitati che a quelli espressione del fermento che tale tema suscita dentro “casa nostra”, contiamo di avviare un confronto fecondo. Inoltre, per la sede di Mestre, il convegno sarà l’occasione per festeggiare una ricorrenza: trent’anni fa si diede l’avvio alla prima esperienza di formazione di psicoterapeuti. E’ quindi un anniversario importante per tutti noi!

Susi